Che la frutta secca, e tra di essa le noci, prevenissero le malattie cardiovascolari era noto da tempo, ma asesso un nuovo studio ne chiarisce il meccanismo. Si tratta di uno studio condotto da Sujatha Rajaram e collaboratori e pubblicato a fine agosto 2021 sulla prestigiosa rivista scientifica americana Circulation. Le noci, infatti, oltre che ridurre i livelli ematici del colesterolo LDL (cattivo), migliorano la struttura di tali particelle. Lo studio comprendeva 709 persone tra i 63 e i 79 anni residenti in Spagna (Barcellona) o in California (Loma Linda) le quali sono state assegnate a un gruppo di intervento, il quale doveva consumare 30/60 g di noci al giorno, o a un gruppo controllo, che non doveva mangiarne. Al termine dei 2 anni, il 90% dei partecipanti aveva completato lo studio e i dati delle analisi delle lipoproteine erano disponibili per 628. Ebbene, nel gruppo di intervento si è osservata una riduzione del colesterolo LDL di 4,3 mg/dl, del colesterolo totale di 8,5 mg/dl, e anche del colesterolo IDL (Intermediate Density Lipoprotein; un precursore dell’LDL) di 1,3 mg/dl. A diminuire con le noci è stato anche il numero totale di particelle LDL (del 4,3%) e il numero di particelle piccole (del 6,1%). Si è visto, inoltre, che la risposta lipidica alle noci cambiava a seconda del sesso: il colesterolo LDL è diminuito del 7,9% negli uomini e del 2,6% nelle donne. Occore evidenziare che all’inizio i partecipanti erano sani. Una metà è veniva trattata per ipertensione e ipercolesterolemia e che l’uso di statine in una percentuale di essi ha permesso che i livelli medi di colesterolo nello studio fossero normali. «Per gli individui con altri livelli di colesterolo ematico, la riduzione del colesterolo LDL dopo una dieta arricchita con noci può essere ancora più grande» ha affermato Emilio Ros, dell’Hospital Clínic di Barcellona, uno degli autori dello studio.
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